Vi siete mai chiesti come mai quando la gallina depone l’uovo, fa “coccodè”?

Originariamente le galline non vivevano nei nidi artificiali di cui sono fornite oggi, ma in libertà. In questa condizione il loro istinto le portava a “nascondere” le uova per non farle trovare ai predatori, perché dall’uovo poi potesse nascere il pulcino. Trovavano quindi un luogo appartato e sicuro, ad esempio in mezzo ai cespugli, e deponevano lì il loro uovo. Quindi segnalavano alle altre galline di aver trovato un buon nascondiglio cantando il tipico “coccodè”. Così anche le altre imitavano la prima e andavano nello stesso posto a deporre le loro uova. Si tratta quindi di una strategia di difesa della prole che, possiamo ben dirlo, è “vecchia quanto il cucco”!! Gallina

E perché si dice che “gallina vecchia fa buon brodo”?

Le galline vengono allevate con vari sistemi più o meno intensivi. Ci sono allevamenti in gabbia, a terra dentro capannoni, oppure all’aperto. Inutile dire che noi al Borgo di Vezzano le galline le alleviamo rigorosamente all’aperto, così sono libere di girovagare nel loro pollaio dove possono trovare naturalmente il loro cibo (semi, insetti, lombrichi) e gustare anche il nostro granturco e gli scarti dei nostri ortaggi. Gallina

Le galline in questo modo crescono sane e all’aria aperta, le loro carni si mantengono magre e genuine e nei primi anni della loro vita danno tantissime uova ricche di proteine nobili, ma anche di vitamine e sali minerali in ottime percentuali. Anche i pochi grassi contenuti nelle uova sono principalmente grassi insaturi, quindi benefici e indispensabili al corpo umano.

Dal terzo anno in poi, quando la loro capacità di produzione di uova inizia a diminuire, le galline vengono destinate al consumo alimentare e in particolare vengono utilizzate per fare il brodo. Da qui il vecchio detto. Gallina

A dir la verità però, le galline del Borgo godono di una vita ben più lunga perché anche se producono meno uova, noi ci affezioniamo e le teniamo finché possiamo anche solo per compagnia!

C’è poi un altro curioso quanto efficace modo di dire: “non si può fare una frittata senza rompere le uova”. Vuol dire che se si vuole ottenere un buon risultato a volte bisogna essere disposti a fare il necessario per arrivare al nostro obiettivo. Ma invece di fare le frittate, noi rompiamo le nostre uova (e quante ne rompiamo!!) soprattutto per preparare la pasta sfoglia e i nostri dolci casalinghi come ad esempio il tiramisù del Borgo che serviamo nei vasetti… una vera gioia per occhi e palato! Gallina

E ci sarà sicuramente fra di voi chi è abituato a “cercare il pelo nell’uovo”, quando ovviamente l’uovo non ha peli, ma garantiamo che anche i più esigenti troveranno pane per i propri denti al Ristorante del Borgo, e che si alzeranno da tavola, inutile dirlo, “pieni come un uovo”!